E' ARRIVATO IL NUOVO MAMMOGRAFO CON TOMOSINTESI

Giovedì 02 Maggio 2024 09:57

Il Centro è lieto di comunicare che da Maggio 2024 è disponibile il nuovo Mammografo con Tomosintesi Digitale.

Questa nuova apparecchiatura rappresenta un importante passo per continuare a garantire alle nostre pazienti un servizio sempre più accurato e di qualità nella prevenzione del tumore al seno.

Per approfondire l'argomento riportiamo di seguito un articolo delle nostre professioniste.

"La Tomosintesi Digitale delle Mammella"

La Tomosintesi digitale della mammella (DBT, Digital Breast Tomosynthesis) è una metodica di studio della mammella in grado di ottenere immagini tridimensionali della ghiandola mammaria.

Questa tecnica di ultima generazione permette di ricostruire immagini volumetriche della mammella a partire da un insieme di sequenze di proiezioni bidimensionali.

E’ come se noi-spiega Chiara Sfriso, tecnica di radiologia- scomponessimo la mammella in plurime immagini tramite la pendolazione del tubo radiogeno di circa +/- 15°.

Inoltre-sottolinea-la compressione della mammella è la stessa e l’aumento di radiazioni assorbite dalla Paziente è pressoché trascurabile.

Dal punto di vista diagnostico-specifica la Dott.ssa Fengoni, responsabile della diagnostica senologica- questa indagine ci permette di individuare lesioni molto piccole che potrebbero risultare non visibili alla mammografia tradizionale o di risolvere problematiche di interpretazione dovute spesso alla sovrapposizione di immagini (noduli o convergenze di struttura ad esempio) che si creano naturalmente con la metodica mammografica tradizionale. Questo ci aiuta ad aumentare la nostra accuratezza diagnostica e a diminuire i falsi positivi, evitando alla Paziente ulteriori approfondimenti diagnostici e inevitabilmente ulteriori motivi di stress.

E’ possibile inoltre sciogliere dubbi diagnostici legati ad esempio alla interpretazione della natura delle microcalcificazioni.

La tomosintesi infatti permette di dissociarle dal restante parenchima mammario e di svolgerle per capire al meglio la loro origine (le microcalcificazioni vascolari assolutamente benigne da quelle patologiche) e di conseguenza di interrompere altri approfondimenti tranquillizzando immediatamente la Paziente o, in caso contrario, confermare un sospetto diagnostico e decidere di effettuare ulteriori indagini per arrivare ad una diagnosi definitiva. In sintesi, l’avanzare della tecnologia con la tomosintesi ci ha permesso dal punto di vista tecnico di non incidere sui tempi di esecuzione della mammografia né particolarmente sulla dose erogata alla Paziente ma di essere, dal punto di vista diagnostico, più accurati e sempre più sicuri permettendo quindi uno stress emotivo sulle Pazienti davvero meno impattante.

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